I capillari delle gambe, più propriamente le teleangectasie e le micro varici, rappresentano gran parte degli inestetismi degli arti inferiori delle donne.
Per le loro dimensioni e diffusione suscitano spesso una sgradevole sensazione di precoce invecchiamento e possono avere implicazioni di ordine psicologico tali da condizionare l’abbigliamento soprattutto estivo della paziente.
Il disagio causato è aggravato dalla consapevolezza di un progressivo aggravamento del danno estetico in assenza di un efficace trattamento.
I capillari degli arti inferiori sono elementi della rete capillare e venosa più superficiale della cute settorialmente e permanentemente dilatati.
Le teleangectasie possono coinvolgere la cute del versante esterno delle cosce, quella del versante interno al di sopra del ginocchio e la cute del polpaccio e della regione sopra e perimalleolare. Hanno dimensioni variabili, si presentano isolati o configurati a cespuglio,a palizzata, a mazzetto e sono colorati con diverse sfumature di rosso. Le microvarici hanno un aspetto tortuoso ed un colorito verde bluastro. La sede più frequente nelle giovani donne è il cavo popliteo.
La fascia di età maggiormente interessata dalla comparsa e dallo sviluppo di questi inestetismi è compresa tra i 30 e i 40 anni. Vi sono donne che manifestano questi inestetismi fin da giovanissime (16-20 anni) ed altre che notano la loro comparsa od accentuazione in gravidanza o in epoca premenopausale.
Le cause della comparsa dei capillari delle gambe sono da ricercare in
- fattori costituzionali (comparsa in giovane età ed eventuale familiarità)
- fattori ormonali (gravidanza, assunzione di pillola anticoncezionale, stimolazione ormonale in corso di fecondazione assistita, assunzione di estrogeni in menopausa)
- obesità, ”cellulite”
- insufficienza venosa cronica degli arti inferiori (C1 di CEAP)
- stress cutanei da eccessiva esposizione a fonti di calore, da tecniche depilatorie traumatiche e frequenti, da massaggi incongrui e microtraumatismi ripetuti.
La prevenzione dei capillari delle gambe consiste nella eliminazione o limitazione di quei fattori che possono condizionarne l’insorgenza oltre all’eventuale predisposizione individuale. A tal fine si consiglia:
- seguire un adeguato regime dietetico in caso di obesità
- evitare gli stress cutanei di natura termica e meccanica:
utilizzando in caso di esposizione all’irraggiamento solare creme protettive con un adeguato potere filtrante ed evitando i bagni troppo caldi e le saune
ricorrendo a tecniche depilatorie meno traumatizzanti, alternandole e diradandole nel tempo
evitando di indossare indumenti troppo stretti che possono causare microtraumatismi ripetuti soprattutto a livello delle cosce
- praticare un’attività fisica e/o sportiva per favorire il ritorno linfovenoso degli arti contrastando gli effetti dell’eccessivo sedentarismo.
- prevenire l’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori nei soggetti predisposti o nelle situazioni predisponenti adottando precocemente tutti quei provvedimenti che risultano più idonei a ritardarne l’evoluzione, soprattutto l’elastocompressione
- adottare in gravidanza quei provvedimenti che possono prevenire l’insorgenza o contrastare l’evoluzione dell’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, soprattutto nelle seconde gravidanze.
- controllare durante l’assunzione di ormoni estro-progestinici (pillola anticoncezionale, terapia sostitutiva in menopausa, etc) lo stato delle proprie gambe rilevando precocemente la comparsa dei capillari o la loro improvvisa accentuazione.
Il trattamento dei capillari degli arti inferiori prevede la microangioscleroterapia e la laserterapia.
Entrambi le metodiche si prefiggono di eliminare o di ridurre significativamente di numero e di grandezza i capillari, ma non influiscono in alcun modo sul quadro sintomatologico (senso di peso alle gambe) che può eventualmente associarsi a questi inestetismi. Inoltre il trattamento non previene la comparsa di nuovi capillari, né può escludere il parziale riaffacciarsi di quelli già trattati.
La microangiosclerosi si propone di cancellare i capillari come una gomma chimica. Questa terapia consiste nell’introduzione mediante aghi molto sottili di un liquido irritante (agente sclerosante) all’interno dei capillari. L’infiammazione e la sclerosi reattive della parete vasale determinano la chiusura del lume che non è più attraversato dal sangue ed il capillare non è più visibile. La microangiosclerosi è una metodica sicura. Ha poche controindicazioni e ben riconoscibili. Non si esegue in gravidanza. Le complicanze di carattere generale (reazioni allergiche) sono rare. La complicanza locale più frequente è la comparsa di una iperpigmentazione cutanea nella sede del trattamento e nella maggior parte dei casi risulta transitoria. Questo è un evento possibile anche quando la scleroterapia sia stata eseguita con tecnica corretta e da mani esperte.
La laserterapia agisce sui capillari come una gomma fisica. In questo caso la cancellazione del vaso avviene attraverso l’effetto termico e coagulativo della radiazione laser portata alla cute dall’esterno. Il danno parietale vasale che ne deriva comporta la obliterazione del lume e la scomparsa dell’inestetismo. Non esistono controindicazioni al trattamento con il laser. Non esistono complicanze di carattere generale. A livello locale la depigmentazione cutanea permanente appare l’evento indesiderato più grave oltre ad eventuali lesioni cutanee da calore sprigionato nella sede di incidenza della radiazione. La laserterapia è indicata nei soggetti allergici, nei casi di insuccesso della microangiosclerosi e di recidiva dell’inestetismo dopo scleroterapia (“matting “) e in tutti i casi di “agofobia”. A questo proposito occorre ricordare che la laserterapia, contrariamente a quanto comunemente si crede, non è indolore.
La laserterapia è un metodo di trattamento piuttosto costoso rispetto alla microangiosclerosi essendo i risultati attesi molto dipendenti dalla strumentazione a disposizione. Occorre infatti disporre di generatori laser in grado di fornire radiazioni di lunghezza d’onda diversa a secondo delle caratteristiche dell’inestetismo da trattare. La microangiosclerosi invece è per lo più operatore dipendente. In mani esperte consente di trattare capillari diversi per morfologia e dimensioni con lo stesso agente sclerosante, variandone solo la concentrazione e la quantità inoculata.
Attualmente la microangiosclerosi rappresenta il metodo di trattamento dei capillari degli arti inferiori più diffuso, più efficace e meno costoso. In molti casi la laserterapia può essere un’alternativa terapeutica valida quando non obbligata. Ricordiamo infine che nel trattamento dei capillari delle gambe non è efficace l’assunzione di farmaci orali, né l’applicazione locale di medicamenti.