L’Insufficienza Venosa Cronica degli arti inferiori (IVC) o con terminologia più moderna la Malattia Venosa Cronica degli arti inferiori (MVC) può essere definita come il risultato di un progressivo indebolimento strutturale parietale del sistema venoso degli arti inferiori.
A causa di tale indebolimento parietale la dilatazione vasale che ne consegue rende incompetenti ovvero non più efficienti la valvole. Il sangue allora prende a refluire nei vasi danneggiati, sfuggendo al fisiologico ritorno verso il cuore ed instaurando una stasi venosa con relativa ipertensione.
Ne consegue una serie di disturbi più o meno gravi a secondo dell’entità della stasi venosa. Tra i sintomi tipici della MVC degli arti inferiori: il senso di peso alle gambe, l’irrequietezza ed i crampi notturni, l’edema delle caviglie e più in generale un’eccessiva stanchezza degli arti inferiori durante e dopo la stazione eretta o seduta protratta. Questi disturbi sono più intensi alla sera, durante la stagione estiva ed in periodo premestruale o durante terapia estro-progestinica.
Ma il segno più evidente e caratteristico della IVC degli arti inferiori è rappresentato dalla comparsa delle varici, anche se occorre precisare che la MVC può sussistere, almeno nella fasi iniziali, con tutti i suoi disturbi ed in assenza di varici.
La MVC degli arti inferiori è talmente diffusa oramai da essere considerata una delle malattie più emblematiche del nostro tempo e della nostra civiltà occidentale.
Senz’altro al suo instaurarsi concorrono fattori interni quali:il tipo di costituzione,la familiarità, l’età ed il sesso; ma anche esterni come la dieta,le abitudini di vita ed il tipo di lavoro che ci inducono all’obesità, al sedentarismo, od allo stare a lungo in piedi fermi.