I cosiddetti capillari o teleangectasie degli arti inferiori sono capillari e piccole vene dello strato più superficiale della cute permanentemente dilatati. Si generano per una predisposizione individuale aggravata dall’invecchiamento cutaneo e da fattori acquisiti quali: insufficienza venosa, gravidanza, obesità, cellulite e terapie ormonali (pillola anticoncezionale).
I cosiddetti capillari sono tra le gli inestetismi degli arti inferiori quelli più frequenti e fastidiosi. La loro tendenza è verso il progressivo aggravamento.
La MICROANGIOSCLEROSIsi propone di cancellarli come se fosse una” gomma chimica” o di ridurli significativamente di numero e di grandezza, ma non influisce sul quadro sintomatologico (senso di peso alle gambe,edema perimalleolare etc) che può eventualmente associarsi. Inoltre il trattamento non previene la comparsa nel tempo di altri nuovi capillari né può escludere il parziale riaffacciarsi dei vecchi già trattati.
LaMICROANGIOSCLEROSIrappresenta al momento il metodo più efficace per contrastare questi inestetismi. Certamente non è efficace l’assunzione di farmaci orali, né la applicazione di medicamenti locali.
LaMICROANGIOSCLEROSIconsiste nell’obliterazione chimica dei cosiddetti capillari degli arti inferiori. Allo scopo nel loro interno viene iniettata una sostanza (liquido sclerosante) che danneggia l’interno della parete vascolare provocando una reazione di tipo infiammatorio che porta gradualmente alla obliterazione del vaso.
Occorre precisare che di solito i cosiddetti capillari non scompaiono dopo una singola iniezione. Il più delle volte sono necessarie diverse iniezioni a seconda del quadro clinico differite nel tempo ed il risultato definitivo è visibile solo dopo alcuni mesi (2-6 mesi).
L’iniezione viene praticata con un ago molto sottile (ago da trattamento insulinico) che produce al paziente la sensazione ed una reazione cutanea analoga a quella di una puntura d’insetto.
LaMICROANGIOSCLEROSIè una metodica sicura. Le complicanze di carattere generale o locale sono rare. La più frequente è la comparsa di pigmentazione cutanea nella sede del trattamento (macchia di colore caffelatte lungo il decorso del capillare trattato).E’ un evento possibile anche quando la scleroterapia sia eseguita con tecnica corretta e da mani molto esperte. Essa può dipendere oltre che da eventuali errori di tecnica anche da fattori individuali, dall’età e dalle dimensioni dei capillari trattati, dall’esposizione ai raggi solari durante iltrattamento,dalla concomitanza con altre terapie soprattutto ormonali. La pigmentazione si attenua nella settimane successive alla sclerosi e di solito scompare del tutto nel giro di alcuni mesi.